Mostra dell'artista Adriano Tetti a cura di Silvia Evangelisti
Il titolo ispirato dall’omonima raccolta di racconti di Italo Calvino, “Gli amori difficili” non è un progetto ragionato, è un progetto accaduto; comprende lavori in pittura e ceramica realizzati nell’arco di trent’anni che ad un certo punto mi si sono svelati come un inconsapevole progetto unitario; lavori sulla vita quotidiana o che citano amori difficili della mitologia. Come si potrebbe dire dell’amore stesso per cui non puoi programmarlo ma te lo ritrovi davanti bello e fatto, così allo stesso modo si è composto questo racconto fatto di frames che raccontano cose che capitano durante l’amore.
In ogni pezzo c’è il non voler rappresentare l’amore quanto il suo inciampo, quel momento difficile in cui accade qualcosa che crea un cortocircuito, una piccola cosa che non chiude l’amore ma lo ferma per un accidente che non è detto sia letale. Siamo nel provvisorio e ancora non sappiamo se avremo uno stop o se si continuerà l’avventura amorosa. Uno still life alla maniera fiamminga dove si coglie tutta la forza dell’impasse, della difficoltà reciproca o di uno dei due componenti o delle condizioni in cui si trovano entrambi per cui è difficile amarsi ma dove non è affatto esclusa la possibilità di tornare all’estasi dopo il tormento.
a fianco: Elena cala di Forma, tempera e acrilico su tavole di abete del XX secolo, plastica e licheni; altezza 200 cm, base 122 cm, 2005
coll. privata