È questa una mostra del tutto particolare, sia per il luogo che la ospita, lo splendido cinquecentesco Palazzo Boncompagni con i suoi affreschi e la straordinaria scala a chiocciola del Vignola, sia per l'inedito rapporto che si è creato tra il Palazzo di Papa Gregorio XIII, la sua stessa figura di grande innovatore, e Michelangelo Pistoletto, uno dei massimi artisti contemporanei. È lo straordinario incontro fra due uomini che in tempi diversi e in vesti diverse, hanno affrontato, riflettuto e praticato alcuni temi portanti dell'umanità.
Così avviene che i cinque secoli che li separano scompaiano davanti alle opere di Pistoletto artista contemporaneo, in stretto dialogo con gli affreschi e le stanze di un luogo che fu punto di incontro, fucina di idee, di soluzioni e di risoluzioni. Gregorio XIII fu un Papa che oltre al Cielo, guardò alla Terra. Divenne Papa a 72 anni e prima fu uomo di diritto. Fu naturalista e difensore della natura e sostenne Ulisse Aldrovandi, suo cugino acquisito, naturalista, botanico ed entomologo, realizzatore di uno dei primi musei di storia naturale, studioso delle diversità del mondo vivente, esploratore che, negli ultimi decenni del 1500 e fino ai primi del 1600, si impose come una delle maggiori figure della scienza, nonché guida e riferimento per i naturalisti italiani contemporanei. Per risolvere il problema del calendario che porta il suo nome, Papa Gregorio chiamò a raccolta giuristi, teologi e matematici. E non smise mai di studiare e di confrontarsi con gli uomini di scienza, confermandosi come il ‘Papa del cambiamento’.La Mostra è promossa da: Palazzo Boncompagni, Bologna Cittadellarte-Fondazione Pistoletto Legati al Filo APS-Festival di innovazione sociale
Con il patrocinio di MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna Comune di Bologna
A cura di Silvia Evangelisti